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Domenica Sep 26 2021 04:47
9 min
All’ordine del giorno questa settimana: Il mondo politico salutiamo Angela Merkel, e la Germania dovrà affrontare il futuro senza la sua leadership per la prima volta da più di un decennio. Vedremo anche una serie di pubblicazioni di importanti dati dagli Stati Uniti, tra cui l’indice di inflazione preferito dalla Fed e le statistiche sul PIL canadese. Calerà di nuovo?
Sappiamo bene che la Fed adora i dati sulla spesa per i consumi personali (PCE, Personal Consumption Spending). La spesa per consumi personali è il suo indice preferito per calcolare l’inflazione, e potrebbe portare la Fed ad anticipare il tanto discusso tapering, in base all’andamento dei dati di agosto.
Il mercato è ampiamente concorde sul fatto che la Fed inizierà a ritirare il suo sostegno economico a novembre o dicembre, quindi la questione si sposta sul possibile aumento vertiginoso dei tassi. La Fed ha già aumentato al 3,7% la sua previsione di inflazione PCE di base per il 2021, dal 3% di giugno: si rendono conto che la questione si sta facendo scottante. Il presidente Powell ha anche già praticamente annunciato che la Fed inizierà il tapering quest’anno. La domanda ora è se la Fed dovrà rivedere queste previsioni ancora più al rialzo, e cosa potrebbe significare per il percorso di rialzo dei tassi di interesse. Se questa settimana vedremo una lettura superiore alle aspettative, sorgeranno preoccupazioni in questo senso.
Ovviamente, sono in gioco altri fattori esterni. Va inoltre sottolineato che il balzo dello 0,4% di luglio è stato in linea con le aspettative, con un rallentamento rispetto alle cifre di giugno.
A luglio il tasso di inflazione complessivo ha raggiunto il 4,2%. Passando ai dati sull’indice dei prezzi al consumo riportati di recente, ad agosto il costo dei beni di consumo è cresciuto del 5,3%. Si tratta di un risultato in linea con le previsioni. Questo dato può anche essere un indicatore di ciò che avverrà con i dati sulla spesa per i consumi personali.
La Fed ha dichiarato di voler lasciare che l’inflazione superi l’obiettivo del 2%, in quanto considera che gli attuali alti livelli siano “transitori”.
Gli Stati Uniti, come praticamente tutte le principali economie, stanno uscendo dalla fase pandemica e stanno cercando di ritrovare una parvenza di normalità. Potrebbe darsi che l’inflazione continui a surriscaldare il mondo economico prima di esaurirsi nel 2022 e svanire.
I dati più recenti sulla spesa per i consumi personali verranno resi noti venerdì.
A tutto ciò è legata la fiducia dei consumatori statunitensi. Com’è logico, prezzi più alti indicano un calo della fiducia dei consumatori. Questo è stato visto nei dati di agosto, e potrebbe essere lo stesso martedì pomeriggio, quando vedremo i dati relativi al mese di settembre.
Ad agosto, la fiducia dei consumatori è scesa ai minimi da sei mesi. L’indice del Conference Board, dopo la lettura di luglio pari a 125,1, è stato rivisto al ribasso a 113,8 punti.
“Le preoccupazioni legate alla variante Delta, e in misura minore, all’aumento dei prezzi del gas e del cibo, hanno portato a una visione meno favorevole delle attuali condizioni economiche e delle prospettive di crescita sul breve termine”, ha affermato per spiegare il calo Lynn Franco, direttrice senior degli indicatori economici presso il Conference Board.
Finora negli Stati Uniti sono stati registrati oltre 39 milioni di casi di COVID-19 nel corso della pandemia.
Fuori dagli Stati Uniti, la Germania volta pagina dopo l’ultimo mandato di Angela Merkel come Cancelliere. Dopo 16 anni, la Merkel fa un passo indietro, e le nuove elezioni hanno il sapore di entusiasmanti cambiamenti.
Per la fine di oggi, la Germania avrà un nuovo cancelliere. Olaf Scholz, leader della SPD, è il favorito nella corsa alle elezioni, e pare in grado di superare i rivali della CDU e dei Verdi.
Detto questo, si pensa che i Verdi, che inizialmente erano sulla buona strada per ottenere il loro migliore risultato prima che i tedeschi andassero al voto, potrebbero diventare il principale alleato della SPD in una nuova coalizione.
La nostra esperta di macroeconomia e di politica Helen Thomas aveva dato un’anticipazione sulle ultime elezioni federali tedesche. Le sue previsioni si sono rivelate corrette?
Parlando di elezioni, i canadesi sono andati di recente alle urne con un’aria di nuovi cambiamenti politici, e il primo ministro Trudeau è riuscito a tenere le redini per un terzo mandato. I liberali non hanno raggiunto la maggioranza, il che potrebbe rendere interessanti le mosse economiche della nazione.
Questo mese verranno pubblicate le cifre del PIL mensile del Canada, dopo una contrazione dell’1,1%. Le stime aveano previsto una crescita del 2,5%, quindi anche con le elezioni anticipate che hanno visto Trudeau mantenere il potere, le sfide di ieri saranno le stesse che il paese dovrà affrontare nel prossimo futuro.
Tiff Macklem, governatore della banca del Canada, sostiene che la ripresa economica “continuerà a richiedere lo stesso straordinario livello di sostegno”. Non sono previste modifiche alla politica economica, nonostante la fiacchezza del PIL mostrata a partire dal mese scorso. Forse questo mese assisteremo ad un’inversione di tendenza o ad una confusione causate dal fervore elettorale.
Date | Time (GMT+1) | Asset | Event |
Sun 26-Sep | All Day | EUR | German Federal Elections |
Tue 28-Sep | 2.30am | AUD | Core Retail Sales m/m |
3.00pm | USD | CB Consumer Confidence | |
Wed 29-Sep | 3.30pm | OIL | US Crude Oil Inventories |
Thu 30-Sep | 2.00am | CNH | China Manufacturing PMI |
1.30pm | CAD | GDP m/m | |
Fri 01-Oct | 8.55am | EUR | German Final Manufactuing PMI |
1.30pm | USD | Core PCE Index m/m | |
3.00pm | USD | ISM Manufacturing PMI |