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New Zealand rate cut likely, FOMC and RBA minutes out

Durante la prossima settimana avremo una nuova serie di dati economici dalle principali economie mondiali, oltre ai dettagli delle recenti decisioni di politica delle Banche centrali. Due persone chiave della Federal Reserve USA, Neel Kashkari e Raphael Bostic, daranno inizio alla settimana con due interventi lunedì.

Gli investitori si concentreranno anche sulla pubblicazione dei verbali dell’ultimo incontro della Federal Reserve USA oltre che sulla decisione della RBA del 24 settembre di mantenere i tassi invariati.

Ci si aspetta che la Reserve Bank of New Zealand tagli i tassi di interesse martedì, con i mercati divisi tra un taglio di 25 e 50 punti base. Le letture sull’inflazione e IPP USA, oltre ai dati sul PIL dal Regno Unito e la lettura finale dell’IPC dalla Germania verranno pubblicati in giornata.

Ecco i principali eventi della settimana:

Lunedì 7 ottobre: Verbali incontro RBA, intervento dei membri Bostic e Kashkari della Fed

La giornata di lunedì partirà al rilento, con i mercati che probabilmente elaboreranno ancora il rapporto sull’occupazione extra agricola USA della settimana precedente. I presidenti della Fed di Atlanta e Minneapolis, Raphael Bostic e Neel Kashkari interverranno, offrendo delle prospettive sui movimenti della banca centrale USA prima della fine dell’anno.

La Reserve Bank of Australia (RBA) pubblicherà i verbali dell’ultima decisione di politica monetaria in giornata, in cui ha mantenuto i tassi stabili ad un massimo di 12 anni del 4.35% lo scorso 24 settembre, aggiungendo che è improbabile assistere a dei tagli dei tassi nel breve termine, dal momento che la banca sta ancora cercando di riportare l’inflazione alla forchetta target del 2-3%. La RBA ha fatto un leggero passo indietro rispetto alla posizione hawkish, indicando che non è in discussione uno stringimento. Il FMI ha supportato la decisione, indicando che è “appropriata”.

Il tasso di inflazione in Australia si è portato ad un livello compatibile con il target della RBA ad agosto, passando dal 3.5% di luglio al 2.7%, per la prima volta dall’agosto 2021. Da un’indagine tra gli economisti condotta da Reuters è emerso che il prossimo taglio da parte della RBA potrebbe avvenire nel Q1 2025.

Martedì 8 ottobre: Decisione sui tassi di interesse RBNZ

Al precedente incontro ad agosto, la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha tagliato il tasso di riferimento per la prima volta dal marzo 2020, indicando che nei prossimi mesi arriveranno ulteriori tagli, in un cambio di posizione, ora molto più dovish, che ha portato ad un selloff del dollaro neozelandese.

La decisione di tagliare i tassi di 25 punti base al 5.25%, quasi un anno prima delle previsioni della stessa Banca centrale neozelandese, ha colto di sorpresa gli investitori e ha portato alla speculazione di un ciclo di alleggerimento più aggressivo che potrebbe continuare fino alla fine del 2025.

I mercati sono attualmente divisi su un taglio di 25 o 50 punti base da parte della RBNZ ad ottobre, con la RBNZ che è una delle 4 grandi banche centrali che di recente ha dichiarato che prediligerebbe quest’ultima opzione. “Da tempo abbiamo sostenuto che la Reserve Bank è stata lenta a tagliare i tassi a fronte di un’economia che sta implodendo, un mercato del lavoro in difficoltà e un ritorno dell’inflazione al target” ha commentato Stephen Toplis, Responsabile della Ricerca della BNZ.

Trimestrali: PepsiCo

Mercoledì 9 ottobre: Verbali incontro FOMC

Il 9 ottobre il Federal Open Markets Comittee (FOMC) USA pubblicherà i verbali dell’ultimo incontro che offrirà ulteriori chiarimenti sulle prospettive economiche della Fed e sulle prossime decisioni sui tassi di interesse. In un recente incontro, il presidente della Fed Jerome Powell ha rimandato al mittente le aspettative di un ulteriore super taglio dei tassi di interesse di 50 punti base a novembre. Ha indicato che si aspetta altri 2 tagli quest’anno, per un totale di 50 punti base “se l’economia procederà come previsto”, anche se la Fed potrebbe tagliare più rapidamente o meno rapidamente se necessario.

La Federal Reserve ha tagliato in precedenza i tassi di 50 punti base all’incontro del 17-18 settembre da un massimo di 20 anni di 5.25-5.50%, che ha mantenuto per 14 mesi, all’attuale intervallo del 4.75-5.00%.

Giovedì 10 ottobre: Rapporto sull’inflazione USA, richieste iniziali di sussidi di disoccupazione

I mercati saranno con gli occhi puntati sui dati IPC USA di settembre di oggi. L’inflazione negli USA è calata ai minimi dal febbraio 2021 ad agosto, sostenendo così il maxi taglio della Fed di 50 punti base.

Una lettura ad un livello inferiore al previsto potrebbe supportare le aspettative di un nuovo maxi taglio nonostante le recenti dichiarazioni di Powell, anche se i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione previsti in giornata potrebbero avere un ruolo importante. La resilienza dell’economia USA potrebbe ostacolare un nuovo maxi taglio da parte della Fed.

Venerdì 11 ottobre: PIL Regno Unito, IPC Germania, IPP USA

L’11 ottobre il Regno Unito pubblicherà le stime sul PIL per il mese di agosto. L’economia britannica è cresciuta più lentamente del previsto (0.5% vs 0.6% previsto) nel Q2, ma ci sono stati segni positivi dagli investimenti delle aziende e delle famiglie che potrebbero incoraggiare la cancelliera Rachel Reevs in fase di preparazione della manovra di autunno, che verrà pubblicata il 30 ottobre.

In altre notizie, i dati sull’inflazione in Germania per il mese di settembre 2024 dovrebbero riportare un aumento anno su anno dell’1.6%, per il livello di inflazione più basso da inizio 2021. I dati che verranno confermati venerdì, rispecchiano un trend di frenata dell’aumento dei prezzi, in particolar modo guidato dal forte calo dei prezzi dell’energia, che ha registrato un calo del 7%. Il calo ha aiutato le colombe della BCE a invocare un nuovo taglio dei tassi per il prossimo mese.

L’indice dei prezzi alla produzione (IPP) USA che verrà pubblicato oggi sarà l’ultimo dato dagli USA della settimana.

Oltre ai dati economici, gli investitori monitoreranno le trimestrali di JP Morgan e Wells Fargo.

Trimestrali: J.P. Morgan (JPM), Wells Fargo&Co (WFC)


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