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La prossima settimana: La Fed potrebbe essere influenzata da un rialzo della RBNZ?
Citigroup sostiene che i trader dovrebbero iniziare a prezzare il rischio di un aumento dei tassi della Fed. Un potenziale aumento dei tassi da parte della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) sarebbe un evento maggiore per i mercati. Per la prima volta dal maggio 2023, un rialzo dei tassi è una discreta possibilità. Nel frattempo i trader monitoreranno gli ultimi dati sull’inflazione PCE e ulteriori dati sulle trimestrali USA.
Lunedì:
La seduta sarà relativamente tranquilla dal fronte dei dati economici ad alto impatto. Le vendite di nuove case USA saranno un dato marginale, ma bisognerà tenere d’occhio i dati sull’inflazione IPC core nazionale in Giappone, che darà un’idea delle aspettative di quando la Bank of Japan potrà iniziare a rivedere la politica monetaria sulla base dei nuovi dati economici. Il titolo caro dell’era Covid, Zoom, pubblicherà i dati sulle trimestrali.
Abbiamo un paio di importanti dati economici USA da valutare. Per prima cosa abbiamo gli ordinativi di beni durevoli, che sono una specie di indicatore predittivo per la domanda. Il rapporto sulla fiducia dei consumatori CB verrà monitorato attentamente, non solo per comprendere l’opinione delle famiglie sull’economia, ma anche sull’inflazione. Infatti, lo scorso mese le aspettative sull’inflazione a 12 mesi sono calate al 5.2%, ai minimi dal marzo 2020. In giornata avremo anche l’indice manifatturiero della Fed di Richmond e i dati sui prezzi delle abitazioni Case-Shiller. Prima di questi dati, durante la seduta europea avremo una serie di dati sulle trimestrali e l’indagine sul clima dei consumatori GfK dalla Germania.
Tutti gli occhi saranno puntati sulla RBNZ con alcuni previsori che ritengono che è possibile assistere ad un rialzo. ASB sostiene che si tratta del primo incontro della RBNZ da maggio per cui un aumento dell’OCR è una distinta possibilità. Nonostante si preveda che la banca centrale mantenga invariati i tassi, è cauta rispetto alla relativa intolleranza da parte della RBNZ per shock causati da un’inflazione transitoria per effetto delle pressioni inflazionarie sottostanti. Nel frattempo l’ANZ prevede che la RBNZ aumenti i tassi questa settimana e ad aprile porti il tasso ufficiale cash (OCR) al 6.0%. La RBNZ ha messo in guardia a novembre sul fatto che “se le pressioni inflazionarie dovessero rimanere maggiori del previsto, l’OCR potrebbe dover essere alzato ulteriormente”. Da allora l’inflazione ha marginalmente sorpreso al rialzo, ha dichiarato l’economista capo di ANZ Sharon Zollner. Un aumento andrebbe quasi certamente a creare timore sui mercati che la RBNZ possa non essere una outsider. In giornata avremo anche i dati aggiornati sul PIL Q4 USA, mentre i dati sull’inflazione IPC dall’Australia potrebbero influenzare la RBA, specialmente se la RBNZ dovesse essere “attiva”.
La giornata inizia con i dati PMI manifatturieri e non manifatturieri ufficiali cinesi per il mese di febbraio. Il PMI manifatturiero è avanzato a gennaio ma è rimasto in zona di contrazione, nonostante la lenta ripresa del paese. L’indice non manifatturiero è migliorato ulteriormente in zona di espansione. In altre notizie, i dati IPC core BOJ del Giappone saranno monitorati per indicazioni sui prossimi passi della banca centrale. I dati preliminari sull’inflazione IPC in Germania potrebbero influenzare la Banca centrale europea, quindi varrà la pena monitorare l’euro. Nel corso della giornata, il piatto forte sarà la lettura dell’inflazione PCE USA. Questo dato ha dato alla Fed un motivo per continuare ad avere speranza, con la lettura di dicembre che è calata al 2.9% dal 3.2% di novembre rispetto alle aspettative di un 3.0%.
Se la BCE ha monitorato i dati sull’inflazione tedesca, sarà ora interessata ai dati flash sull’inflazione IPC dall’Eurozona. L’inflazione a gennaio è calata al 2.8%, mentre la lettura core è calata al 3.3%, offrendo un motivo alla BCE per tagliare i tassi prima di altre banche centrali del G10. In giornata avremo altri dati economici chiave, tra cui i dati PMI manifatturieri Caixin cinesi e i dati PMI manifatturieri ISM USA. Inoltre, il governatore della RBNZ Orr interverrà dopo la decisione di politica monetaria di inizio settimana.
IT
